
Terremoto, soccorsi difficili nel Myanmar distrutto. Nuove evacuazioni a Bangkok. FOTO
Si temono almeno 10mila morti in Myanmar, dove per ora il bilancio delle vittime accertate ha superato quota 2mila, mentre i feriti sono circa 3400. Tra raid militari e nuove scosse di assestamento, la Caritas avverte: "Potrebbero volerci 5 anni per tornare alla normalità". Nella capitale thailandese sono stati nuovamente evacuati alcuni edifici, in cui i cittadini hanno avvertito "vibrazioni"

TERREMOTO IN MYANMAR, SI TEMONO 10MILA MORTI
- Si temono almeno 10mila morti in Myanmar, a causa del terremoto che ha colpito il Paese lo scorso 28 marzo. Per ora il bilancio delle vittime accertate ha superato quota 2mila, mentre i feriti sono circa 3400. La strada per il ritorno alla normalità sarà lunga. “Difficile fare previsioni puntuali ma per una ricostruzione, non solo fisica ma anche del tessuto sociale, saranno necessari non meno di cinque anni", avverte la Caritas

TRA RAID E NUOVE SCOSSE
- Le operazioni di soccorso sono rese più difficili dalle scosse di assestamento che stanno attraversando il Paese e dalla ripresa dell'offensiva militare contro i ribelli da parte della giunta golpista

RAID AEREI
- I raid aerei, secondo quanto denunciato dall'Onu, sono ricominciati neanche un'ora dopo la prima scossa di magnitudo di 7.7. Il governo di unità nazionale, nato dalle ceneri del partito democratico della dissidente ed ex leader d'opposizione in carcere Aung San Suu Kyi e alleata contro la giunta con le varie milizie etniche locali, ha dichiarato unilateralmente una tregua parziale, per agevolare i soccorsi. Ma l'offerta sembra essere caduta nel vuoto: nello stato nord-orientale di Shan un bombardamento governativo ha ucciso almeno 7 persone

SOCCORSI A MANDALAY
- La situazione più critica resta quella di Mandalay, la storica capitale pre-coloniale, 1,7 milioni di abitanti, e città più colpita dal terremoto. I soccorritori continuano a lavorare senza sosta: dal 28 al 30 marzo sono riusciti a estrarre vive 29 delle persone che erano rimaste sotto il complesso abitativo crollato Sky Villa (4 palazzine di 11 piani, 3 collassate). A 60 ore dal sisma, oggi, 31 marzo, una donna è stata estratta viva dalle macerie del Great Wall Hotel

L'ALLARME DELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
- Intanto l'Onu avverte: in Myanmar mancano medicine e attrezzature mediche. L'Oms ha fatto pervenire agli ospedali di Mandalay e della capitale Naypyidaw una prima fornitura d'emergenza di 3 tonnellate di materiale sanitario e medicinali, mentre la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha lanciato un appello di emergenza per raccogliere più di 100 milioni di dollari

LA SITUAZIONE A BANGKOK
- A oltre mille chilometri di distanza dal Myanmar, nella capitale thailandese Bangkok, 19 morti sono stati estratti dalle macerie del grattacielo di 30 piani in costruzione che si è sbriciolato a causa delle scosse

LA PREMIER THAILANDESE
- Sul posto è tornata anche la premier Paetongtarn Shinawatra

INDAGINI IN CORSO
- Le autorità thailandesi hanno avviato un'indagine sulla costruzione dell'edificio, realizzato da un'impresa in joint venture tra la Italian-Thai Development Plc e una sussidiaria del China Railway No.10 Engineering Group, operante sotto la China Railway Engineering Corporation, una delle più grandi aziende di costruzioni e ingegneria al mondo

NUOVE EVACUAZIONI A BANGKOK
- Nuove vibrazioni si sono registrate in alcuni edifici di Bangkok, riaperti oggi dopo l'evacuazione di venerdì scorso. Di conseguenza, come spiegano i media locali, diversi palazzi di Bangkok sono stati nuovamente evacuati e migliaia di persone si sono riversate per le strade della capitale thailandese

GLI EDIFICI COINVOLTI
- Tra gli edifici evacuati figurano il complesso governativo, la Borsa valori thailandese, l'ufficio della previdenza sociale e la TMBThanachart Bank. Secondo il governatore di Bangkok Chadchart Sittipunt, il terremoto di venerdì ha provocato crepe in circa 170 edifici nella capitale